La qualita’ dei sensori esige obiettivi sempre migliori.
L’evoluzione della fotografia digitale è stata caratterizzata da un progressivo ed incessante aumento della capacità di risoluzione dei sensori, cioè dell’aumento dei megapixell. In questo modo si possono cogliere anche i più piccoli dettagli di una scena. La maggiore attenzione al micro-dettaglio consente di riprodurre una linea sempre meno frastagliata cioè continua e quindi permette di ottenere da una foto digitale stampe fotografiche di grande formato estremamente dettagliate anche con fotocamere digitali compatte.
Il sensore digitale è però molto più esigente della pellicola fotografica e quindi richiede, per ottenere un buon risultato, ottiche di qualità più elevata di quelle che erano sufficenti per la pellicola. Gli obiettivi quindi devono avere una maggiore nitidezza (da 80-90 linee per millimetro delle ottiche per pellicola fotografica alle 120-150 linee per millimetro per fotografia digitale) e devono essere privi di riflessi interni. Gli obiettivi progettati per il sistema digitale quindi, anche se di classe economica, devono essere, a parità di condizioni, migliori di quelli per uso analogico. Un valido obiettivo influisce decisamente, oggi forse ancora di più di ieri sulla qualità del risultato finale. Il digitale richiede alta qualità delle ottiche per esprimere tutta la sua potenzialità.
Altro elemento da considerare è che se il sensore digitale ha una dimensione inferiore al formato della pellicola (24x36mm), un ottica progettata per apparecchi a pellicola non è ottimale per il sensore digitale in quanto provoca una caduta di luce ai bordi che si traduce in perdita di informazioni e quindi di qualità dell’immagine soprattutto in caso di stampe in grande formato.
Entrambe le considerazioni ci portano a concludere che l’uso di ottiche vecchie su apparecchi digitali non sempre portano a risultati soddisfacenti oltre al fatto che inibiscono tutti gli automatismi delle fotocamere stesse che oggi le rendono sempre più sofisticate.